martedì 27 ottobre 2015

Valmasino (Sondrio) e Cologna Veneta: tre giovani della R.S.I. trucidati tra il 5 e il 26 maggio 1945; uno era una ragazza in grigioverde

“A Dio la mia fede,
All’Italia la mia vita,
Al Duce il mio cuore!”
Tutti e quattro di età inferiore ai 18 anni.

Da sinistra: Ivo Orlandi. milite della Guardia Nazionale Repubblicana, fu il primo ad essere trucidato a Valmasino (SO); Pietro Mazzoni, milite della G.N.R. ferroviaria ucciso nella notte fra il 5 e il 6 maggio 1945 a Valmasino (SO): Nadia Sala, ausiliaria della G.N.R. , sopravvissuta (classe 1928); Luciana Minardi, nata il 26 settembre 1928, ausiliaria della G.N.R., seviziata, violentata e trucidata il 26 maggio 1945 a Cologna Venets (VR).



Al termine del conflitto, l'odio dei partigiani, autoproclamatisi vincitori di una guerra che senza il massiccio intervento americano non avrebbero mai vinto, si accanisce contro le Ausiliarie con una ferocia spesso disumana.

Molte pagano con la vita la loro partecipazione alla R.S.I. (non di rado dopo essere state stuprate), altre vengono rapate e fatte sfilare per le strade tra il ludibrio della feccia urlante, alcune denudate e frustate, altre ripetutamente violentate, in un'esplosione di odio bestiale che non ha e non può avere alcuna giustificazione.

Le meno sfortunate, che solo il caso sottrae al supplizio e alla morte, finiscono nei vari campi di concentramento, come il P.W.E.  334 di Scandicci (FI), tenuto dagli americani, o in quelli tenuti dagli italiani, questi ultimi definiti "di rieducazione morale": espressione davvero paradossale se si pensa che intanto, qua e là per l'Italia, dilaga la prostituzione agli invasori anglo-americani. 

Da quei campi di concentramento le Ausiliarie usciranno solo dopo mesi e mesi di prigionia, le ultime nel gennaio 1946.

Questo fu il prezzo pagato dalle donne in grigioverde, che avevano servito l'Italia con onore e fedeltà, spinte solo da motivazioni ideali a vestire, prime nella storia nazionale, la regolare divisa di un esercito italiano.
Il S.A.F.  (Servizio ausiliario Femminile) è la formazione militare che, in proporzione ai suoi effettivi, ha pagato il più alto tributo di sangue alla causa della R.S.I.

domenica 25 ottobre 2015

FLOTTIGLIA X MAS SERVIZIO AUSILIARIO


Preghiera dell'ausiliaria
Signore del Cielo e della Terra,
accogli l’umile, ardente preghiera
di noi, donne italiane,
che sopra gli affetti più cari,
poniamo Te o Signore, e la Patria.
Benedici le nostre case lontane,
benedici il lavoro delle nostre giornate,
raccogli, come offerta di redenzione
per la Patria tradita,
il sangue degli eroi, dei martiri,
il pianto delle madri private dei figli,
il singhiozzante grido dei bimbi
privati delle madri per
la sadica ferocia nemica.
Fa, o Signore, che la resurrezione
della Patria sia vicina,
concedi la vittoria.
Benedici sul mare l’Italia,
sulle terre insanguinate ed oppresse,
su tutti i cieli, la Bandiera Repubblicana,
libera, potente, sicura.
Benedici i nostri morti in noi sempre vivi,
che levano verso Te, su in alto,
la Bandiera d’Italia
che mai
sarà ammainata.
Conservaci il Duce.
Benedici.


LINK:
ASSOCIAZIONE X FLOTTIGLIA MAS

Inno del Servizio Ausiliario Femminile


"Canta giovinezza
Canta, giovinezza, la canzon del cuore
presa dall’ebbrezza e da un comune ardore.
È la Patria amata
che rinasce alata
la Patria che di luce splende ancora.
Noi ci recheremo in guerra
se la Patria lo vorrà.
Morirem su nostra terra
e se l’Italia vince
bello pur sarà.
È nata dal dolore
nel cuore la fiamma ardente
che le ali ci darà.
È la nostra prima guerra
lo giuriam, si vincerà!

Miano, Campo X Campo dell'Onore (clicca qui)